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Anno3 - n.7 - Dicembre 2003
 

EDITORIALE

           

Cari Lettori,
siamo giunti alla conclusione di un altro anno di attività della nostra rivista, che, se pure con qualche incertezza e qualche difficoltà, sta procedendo in maniera abbastanza soddisfacente e sta acquistando una propria precisa fisionomia. Anche se la rivista non è ancora riuscita a creare una finestra di aperto dibattito con il pubblico, ugualmente ci giungono gli attestati della vostra simpatia e della vostra stima; non mancano (per fortuna!) neanche dei rimproveri e delle critiche, mossi tuttavia, gli uni e le altre, sempre con garbo e spirito costruttivo.
Per esempio, qualche perplessità hanno destato alcune espressioni dei miei precedenti interventi, con le quali sembrava che io condannassi senza appello il collezionismo, la ricerca del pezzo pregiato, certe spese un po’ folli affrontate per amore dell’arte presepiale.
Ora, se vogliamo restare fedeli allo spirito con cui, alcuni anni fa, abbiamo dato vita alla nostra rivista, il cui scopo è quello di promuovere sempre e comunque la riflessione e la presa di coscienza su ogni attività che riguardi lo straordinario mondo del presepe, è opportuno che mi soffermi alquanto sull’argomento del collezionismo e sui vari aspetti di esso. Su ciò troverete dunque un mio articolo che non sarà sicuramente l’ultimo.
Una precisazione è comunque doverosa: la nostra rivista ha un indirizzo unitario nella forma e negli intenti, tuttavia le opinioni espresse in ogni singolo articolo appartengono all’articolista che si assume la piena responsabilità di ogni sua idea e di ogni sua affermazione. Non c’è quindi nulla di strano se in parti diverse della rivista possono apparire idee che sembrano divergenti o in contrasto con la filosofia generale del nostro sito. La divergenza d’opinioni è comunque sempre positiva, perché da essa nasce il confronto e il dibattito, che sono, a loro volta, fonte di nuove idee.
Buona Lettura e, soprattutto, buon Natale a tutti.

 

Italo Sarcone