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Anno2 - n.1 - Dicembre 2001
 

Al Lettore benevolo

 

 

Amico Lettore, 

questo Natale è velato per me da una malinconia più profonda del consueto; l'anno che sta per chiudersi mi ha portato un dolore non lieve: nella notte di Pasqua, approfittando della mia assenza, dei ladri si introdussero nella mia casa e la profanarono, asportando ciò che avevo di più caro e di più sacro: tutto quel che mi restava dell'attività della bottega artigiana di mio padre, che fu situata al numero 50 di via San Gregorio Armeno; era come un piccolo sacrario di memorie, nel quale erano raccolte le opere in terracotta ed i quadri sacri di mio padre, di mio fratello, di mia sorella e qualcosa anche di mio: insomma, l'attività dell'intera famiglia Sarcone, compresa quella di mia madre, poiché era lei che, con amorevole cura e notevole abilità si preoccupava della preparazione della creta e della cottura dei pezzi. Non è stato solo un danno affettivo: è un danno arrecato alla cultura, poiché sono state disperse le testimonianze di una vita che un'intera famiglia dedicò all'arte e alla fede.  E qualcuno che a torto si ritiene amante dell'arte possiede oggi quelle opere che per più di cinquanta anni noi dapprima demmo alla luce, quindi salvammo e conservammo attraverso le traversie di una vita.  

Tra le varie opere, la più bella e rappresentativa era il bozzetto di una Assunzione, ricca di personaggi, densa di significato e di cui tornerò a parlarti. Per ora, puoi goderne l'immagine. Su questa terra mio padre non ebbe molta fortuna, per quanto riguarda i beni materiali; ora, questo furto mi toglie la possibilità di illustrarti appieno la sua attività, anche se per le chiese di Napoli e della Campania non manca il materiale perché tu, se mai dovessi sentire il desiderio di cercarne le tracce, possa apprezzarne non solo l'abilità manuale ma anche la ricchezza spirituale. Tornerò, se vorrai, a parlarti della bottega artigiana di mio padre, benevolo Lettore. Per ora, ti auguro un sereno Natale, migliore del mio.  

In die festo beatae Luciae Virginis et Martyris 

 

 

Italo Sarcone